Concluse le fasi zonali che hanno toccato tutte le sezioni di Coldiretti del territorio romano, e che hanno visto il rinnovo degli organi di rappresentanza dei soci di Coldiretti Roma in tutte le 41 sezioni comunali ed intercomunali che costituiscono la Federazione, la prossima tappa riguarda la fase provinciale, con la nomina del futuro presidente provinciale e del nuovo consiglio direttivo per il quadriennio 2012-2016.
L’assemblea provinciale, costituita dai presidenti delle 49 sezioni, oltre ai rappresentanti di Donne Impresa, Giovani Impresa e Pensionati della Coldiretti capitolina, è stata infatti convocata per giovedì 20 dicembre, alle ore 10.00, presso l’Aula Magna dell’Istituto Agrario Garibaldi, in via Ardeatina. Sarà anche l’occasione, oltre che per le fasi istituzionali ed elettive, per fare un esame sia della situazione agricola provinciale che per alcune vertenze, come quella per il prezzo del latte, sono tutt’altro che chiuse. “L’importanza della formazione in agricoltura – ha detto il Presidente di Coldiretti Roma Granieri – troppo spesso viene a torto trascurata. Abbiamo ritenuto di convocare la nostra assemblea presso uno degli emblemi dell’attività formativa dedicata all’agricoltura romana attiva sin dal 1872. In un momento in cui le istituzioni scolastiche vivono un forte disagio abbiamo voluto evidenziare la nostra vicinanza andando noi presso un istituto tra i più importanti della Capitale. Il  tema “l’Italia che fa l’Italia” calato nel nostro territorio, nelle nostre campagne e per le nostre imprese, sarà illustrato dal presidente David Granieri insieme al direttore provinciale Aldo Mattia. Sarà illustrato il percorso che Coldiretti Roma ha compiuto in questi ultimi mesi approfondendo, tra l’altro, lo stato di realizzazione del progetto delle filiere che negli ultimi mesi ha preso sempre più consistenza, ridisegnando le opportunità per le imprese agricole di essere ancora una parte fondamentale della nostra economia e della nostra società. Nel corso delle elezioni sezionali accanto a molte conferme, sono emersi anche volti nuovi, in particolare giovani, che hanno accettato di essere il primo riferimento per gli associati di quella zona nei confronti della Federazione e del territorio; un segnale di rinnovamento che conferma la capacità dell’organizzazione di dare continuità al progetto anche con l’innesto di persone nuove.